Il cerchio magico
- PRIMATISTA ASSOLUTO -
STAGIONE 2003/2004
- La classifica ufficiale AGIS


Autore: Susanna Tamaro
Adattamento teatrale: Alessandro Gatto
Anno di produzione: 2003
Regia: Alessandro Gatto
Protagonisti: Luca Pierini, Sabrina Chiozzotto
Impianto scenico : Alessandro Gatto
Costumi: Rita Della Monica
Musiche originali: Marco Bucci
Coreografie: Sarah Lewis
Durata: 60 minuti
Attori in scena: 6
Fascia d'età: 4-12 anni
Tipo di allestimento: teatro d’attore con coreografie e canzoni originali dal vivo

Trama dell'opera: Il cerchio magico è un particolarissimo luogo all’interno di un parco dove tanto tempo fa è caduta una stella. Intorno ad essa si è sviluppata una singolare capacità: quella di ogni essere vivente (umano, animale o vegetale) di riuscire a comunicare con chiunque altro e di vivere con tutti in perfetta armonia. Questo posto, inesplorato e malvisto dagli esseri umani che ne vivono all’esterno, viene minacciato dagli interessi di uomini senza scrupoli e dalla loro volontà di distruggerlo per costruire un Super-Mega-Iper-Mercato dove irretire con giocattoli e videogiochi le menti dei più piccoli. Il bambino Rick, la signora Cipolloni, la gatta Dodò, la scimmietta Ursula e la lupa Gwendy si uniranno per vincere con il loro amore la malvagità che vorrebbe il cerchio magico cancellato.
“Esprimi un desiderio …”
“Voglio essere felice!”, mormorò piano … e dopo poco si accorse che lo era.


Note: Con questo allestimento il “TEATRO STABILE DI GROSSETO” vuole festeggiare i suoi primi tre anni di attività costellati di importanti successi e regalare ai piccoli spettatori nuove emozioni. Grazie ad una importante scenografia ed aiutati dalla consueta originalità di costumi e trucchi, tra giochi di luci e mille colori si snoderà quest’emozionante ed educativa opera in cui si alterneranno 6 attori (coadiuvati da due tecnici) impegnati nelle coreografie della londinese Sarah Lewis e nelle canzoni briose e malinconiche composte dal Maestro Marco Bucci appositamente per l’occasione. Come nelle passate esperienze (che ormai vedono la compagnia ad aver varcato la soglia dei 50.000 spettatori nei due precedenti lavori per bambini) si vuole puntare non tanto sulla lotta bene-male, insita in ogni favola, quanto sui concetti di rispetto e fraternità tra esseri “diversi”. In particolar modo si vuol dare risalto ed importanza al concetto di “Amore” inteso come bene prezioso da non tenere rinchiuso in noi stessi, ma da saper donare con intelligenza e serenità.
(Alessandro Gatto)
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